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Quella generazione che è costretta ad emigrare, ma quanti ci riescono?

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seoline
view post Posted on 8/2/2013, 11:49 by: seoline




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Quella generazione che è costretta ad emigrare, ma quanti ci riescono?


Buongiorno a tutti. Oggi è una bella giornata che dopo le nevicate mi fa capire che già ben presto arriva un altra stagione e questo freddo dovrebbe proprio finire. Non fa troppo caldo, eppure ho già tolto il giaccone invernale, anche se per ora faccio piccoli passi intorno alla casa. Non lo so, in aria si sente già un cambiamento e la voglia di fare le cose sicuramente aumenta, primavera in arrivo!
Oggi un altro post su questo blog, un altro post di attualità con la quale mi tocca scontrarmi ogni giorno e magari scrivere qualche pensiero su questo attraverso la rete. Come strumento è veramente ottimo in quanto posso condividere il mio punto di vista con tutti Voi, magari dire la mia sulle questioni che mi riguardano da più vicino.
Oggi ho trovato interessante entrare dentro la questione di immigrazione italiana di questo periodo. Non avrei mai immaginato di scrivere un pos di questo genere nel 2013 tenendo conto che Italia è un paese economicamente forte e stabile ( dovrebbe eh!) e che siamo ben lontani dai anni 20 del 19 secolo e non senti più "Mamma mia dammi cento lire che in America voglio andar" ; eppure le persone scappano. Scappano giovani come me, che dopo aver fatto 10 anni di difficili studi sono costretti a lavorare per centesimi presso i vari uffici in quanto non c'è lavoro. Scappano quelli che fanno gli stage da una vita, i vari corsi a non finire anche se hanno anni di esperienza e quando arriva il momento di assumere qualcuno si cambia cavia. Scappano quelli che vedono il proprio lavoro come qualche cosa di migliore, da valorizzare e non da svendere per pochi centesimi come se fosse niente. Molti scappano, USA; Germania o comunque fuori da Italia sicuramente. E' la parola d'ordine, fuori da questa zona morta, da questo clima di non riuscirci.
Nulla di male, è una loro scelta, una loro decisione che tutti dobbiamo rispettare, ditemi la verità che anche Voi in fondo in fondo avete in mente di cambiare aria e prendere il treno che va da qualche parte in Berlino.
Ma il problema non è questo, non è qui che voglio arrivarci con questo articolo oggi. Il problema è che di solito di questi, di quelli che sono andati via si fa subito un immagine positiva, un qualche cosa di unico che ha fatto bene ad andarci e provare. Nessuno parla di quelli che non ci riescono e come cani bastonati sono costretti a ritornare in Italia in silenzio e nessuno parla, nessuno valorizza quelli che rimangono in Italia anche se ci sono mille o più problemi.
Non si fa una statistica, non si evidenziano i vari problemi che ci possono essere e si lascia capire che chi va oltre il confine sicuramente ci riesce. Oh, ad un ragazzo come me di 20 anni il messaggio che arriva è proprio quello.

Eppure, qualcuno che ci rimane qui dentro ci deve essere e c'è sicuramente. Ci sono i giovani, ci sono persone che hanno resistito un po a tutto, ma che sono rimasti. Se tutti vanno via, chi ci rimane qui dentro? Qualcuno lo deve pur fare. E potrebbe essere una soluzione andare via, ma non vedere come andrebbe a finire.
Ci sono le realtà dei under 20, quelli del Web, quelli come me e Voi. Quelli che mettono insieme qualche cosa di interessante e ci credono in questo. Quelli che lottano per avere un successo in questo mondo, e sono anche questi italiani. Non sono i vari zuckerberg o fondatori di Instagram, sono più piccoli e lavorano in silenzio giorno dopo giorno. Ma fidatevi che ci sono.
Un esempio?
DI esempi potrei fare tanti, forse troppi ed un semplice blog non basterebbe. Provate a vedere il movimento di "Italia StartUp su Facebook" che ha ben 10mila utenti in attivo in soli due anni.
Provate a vedere qualche realtà italiana, come per esempio quella di XmatchMusic di Bologna, come quella di AppsBuilder di Milano, come quella di MoneyFarm sempre di Milano. Meno conosciute ci sono sicuramente StaiBenissimo con il loro blog di moda-fashon per poi finire sulle applicazioni B2b e simili. Un popolo di geni come quello Italiano si sta facendo sempre più strada in questo tipo di attività, eppure pochi lo sanno, troppo pochi.
In italia funziona anche in questo modo. SE vai da altre parti nel mondo, automaticamente ti possono valorizzare e fare della tua idea un qualche cosa di unico. In Italia, sempre con gli stessi ingredienti ed capacità non riesci a fare nulla. E mi chiedo per il quale motivo abbiamo così poca fiducia verso quello che è ITaliano e come sarà possibile rimediare in futuro?
 
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